La marcia incessante dell’intelligenza artificiale (AI) spesso ispira paura, e molti immaginano un futuro distopico dominato dalle macchine. Tuttavia, un nuovo documentario della BBC Two, Seeing into the Future, con il comico Chris McCausland, presenta una convincente controargomentazione: L’intelligenza artificiale non è una minaccia, ma uno strumento rivoluzionario che offre vantaggi nel mondo reale, in particolare per le persone con disabilità. McCausland, che ha perso la vista nella tarda adolescenza, non si limita a discutere di questi progressi; li sperimenta in prima persona.
Il potere della tecnologia accessibile
Il viaggio di McCausland inizia con un punto di riferimento familiare nel campo dell’accessibilità: la funzione VoiceOver dell’iPhone. Sottolinea come questa semplice tecnologia abbia già trasformato la sua vita e come l’intelligenza artificiale stia ora spingendo ulteriormente questi confini. Il documentario evidenzia applicazioni pratiche, come il riconoscimento dell’abbigliamento basato sull’intelligenza artificiale, che elimina la necessità di ingombranti sistemi di etichettatura.
“Ho passato una vita a tagliare le etichette, quindi so che quella con l’etichetta tagliata ad angolo è quella blu. Con l’intelligenza artificiale, puoi semplicemente aprirla e chiederlo.”
Ciò illustra come l’intelligenza artificiale non si limita ad automatizzare le attività; elimina le frustrazioni quotidiane per le persone che altrimenti potrebbero fare affidamento sull’aiuto degli altri.
Oltre le aspettative: impatto nel mondo reale
Il documentario non evita di esplorare tecnologie più ambiziose. McCausland mette alla prova gli occhiali AI di Meta, che gli consentono di sfogliare in modo indipendente i record e leggere i menu per la prima volta dopo decenni. L’esperienza non è perfetta, ma dimostra il potenziale dell’intelligenza artificiale per ripristinare l’autonomia.
La sua esperienza con le auto senza conducente di Waymo è particolarmente sorprendente. Per decenni McCausland non è stato in grado di viaggiare da solo senza assistenza; ora cavalca in modo indipendente, raggiante di gioia. Questa non è una fantasia futuristica: queste tecnologie sono disponibili oggi.
Il futuro è più vicino di quanto pensiamo
Il documentario si estende alla ricerca all’avanguardia del MIT e del laboratorio Nano-Cybernetic Biotrek. McCausland testa le gambe dell’esoscheletro bionico e scopre gli sforzi in corso per ripristinare la vista attraverso la cibernetica avanzata. Non si tratta di sogni lontani ma di progetti prossimi alla realtà.
“Sono arrivato a pensare che fosse il lontano futuro, ma non è così lontano come pensavamo, vero? È proprio dietro l’angolo.”
McCausland non affronta direttamente gli scettici dell’IA, ma il suo entusiasmo e le sue esperienze personali parlano chiaro. Dimostra che L’intelligenza artificiale non mira a sostituire gli esseri umani, ma a dare loro potere, in particolare coloro che sono stati storicamente esclusi dal progresso tecnologico.
Guardare al futuro offre una prospettiva rinfrescante sull’intelligenza artificiale. Non è un incubo distopico in divenire, ma un potente strumento in grado di risolvere problemi reali e migliorare la vita. Il documentario è ora disponibile su iPlayer.
