Bone AI garantisce 12 milioni di dollari per sconvolgere il mercato asiatico della robotica per la difesa

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L’industria della difesa della Corea del Sud, che attualmente detiene circa 69 miliardi di dollari in contratti, è pronta per essere sconvolta. Mentre i principali attori come Hyundai, Samsung e LG dominano la produzione di hardware, esiste un divario nell’innovazione in fase iniziale, in particolare nella robotica basata sull’intelligenza artificiale. Bone AI, una startup appena lanciata con operazioni a Seoul e Palo Alto, mira a colmare quel vuoto, assicurando 12 milioni di dollari in finanziamenti iniziali per sfidare i giganti della difesa affermati in tutta l’Asia.

L’ascesa dell’intelligenza artificiale fisica e la necessità di integrazione

L’intelligenza artificiale ossea non si limita a costruire droni; sta costruendo una piattaforma AI completamente unificata che integri software, hardware e produzione. L’azienda sviluppa veicoli aerei autonomi (UAV), terrestri (UGV) e marini (USV) per clienti governativi e della difesa, concentrandosi inizialmente su droni aerei per la logistica, il rilevamento di incendi e la difesa anti-droni.

La chiave della strategia di Bone AI risiede nel suo approccio olistico. A differenza di molte startup di intelligenza artificiale isolate nel software, Bone AI riconosce la necessità fondamentale di colmare il divario tra intelligenza ed esecuzione fisica. Il fondatore DK Lee, precedentemente co-fondatore di MarqVision, ha osservato che i progressi dell’intelligenza artificiale e dell’hardware sono avvenuti in modo isolato, in mancanza della struttura industriale necessaria per un’implementazione scalabile.

Acquisizione strategica e rapida generazione di ricavi

In meno di un anno, Bone AI si è già assicurata un contratto B2G a sette cifre e ha generato entrate per 3 milioni di dollari. Questa rapida spinta commerciale non è casuale. La società ha acquisito strategicamente il produttore di droni sudcoreano D-Makers, assorbendone la proprietà intellettuale per accelerare lo sviluppo.

Questo approccio “acquisto contro costruzione”, evidenziato dal socio generale di Third Prime Michael Kim, consente a Bone AI di aggirare lunghi cicli di ricerca e sviluppo e di capitalizzare sulle risorse esistenti. La società intende continuare ad acquisire operatori hardware di nicchia per consolidare ulteriormente la propria posizione.

Il vantaggio coreano e le ambizioni globali

La Corea del Sud possiede un vantaggio unico: un ecosistema di produzione hardware maturo in grado di supportare la robotica avanzata. Aziende come Hyundai, Samsung e LG hanno dimostrato la capacità della nazione di produrre hardware di alta qualità e a costi competitivi su larga scala. Bone AI mira a sfruttare questa infrastruttura esistente per costruire una catena di fornitura di AI sovrana in Corea ed espandersi negli Stati Uniti, in Europa e nei paesi alleati.

Un mercato in crescita e la necessità di una rivoluzione

Il mercato della robotica per la difesa è maturo per una svolta. Mentre Anduril (Stati Uniti) e Helsing (Europa) hanno raggiunto valutazioni multimiliardarie, in Asia manca un attore paragonabile. La Bone AI cerca di colmare questo vuoto, sfruttando la tendenza alla reindustrializzazione globale e la crescente domanda di capacità di IA sovrane.

Finanziamenti e impegno di leadership

Il seed round da 12 milioni di dollari è stato guidato da Third Prime, con la partecipazione di Kolon Group, un investitore strategico specializzato in materiali e produzione avanzati. Il fondatore DK Lee ha impegnato personalmente oltre il 10% del round (1,5 milioni di dollari), dimostrando il suo pieno impegno finanziario ed emotivo per la missione.

Il percorso da seguire

Il successo di Bone AI dipende dalla sua capacità di integrare intelligenza artificiale, hardware e produzione su larga scala. Le acquisizioni strategiche dell’azienda, la rapida generazione di entrate e l’impegno nei confronti dell’intelligenza artificiale sovrana la posizionano come un formidabile sfidante per i giganti della difesa affermati in tutta l’Asia. Il futuro della robotica per la difesa potrebbe essere costruito sulle basi gettate da questa ambiziosa startup